Parquet in palissandro indiano
Sulle montagne e nelle foreste dell’India, le piante di Dalbergia Latifolia crescono rigogliose sviluppando tronchi di grande diametro e danno origine a un legno dai toni caldi, venato con striature scure. È il palissandro indiano, da un paio di secoli utilizzato per lavori di alta ebanisteria e per la produzione di chitarre. Più recentemente, il palissandro indiano ha iniziato a diffondersi anche per parquet di lusso conquistando una nicchia di estimatori. Al taglio, la pianta rivela un legno scuro, dalle striature lievemente rossastre, che tende a schiarire con l’esposizione al sole: catturare in esso la tonalità perfetta e fissarla nel tempo è un’arte che avviene durante la fase di essicazione, prima di ogni altra lavorazione.
Luce e calore nei pavimenti in palissandro indiano
L’eleganza del palissandro indiano lo rende particolarmente pregiato e amato per la realizzazione di pavimenti esteticamente capaci di comunicare e lasciare spazio a personali interpretazioni. I toni scuri del palissandro indiano esaltano gli ambienti con eleganza e rigore. È un legno che regala notevole lucentezza anche solo con una semplice levigatura e che arricchisce gli ambienti di una naturale luminosità, ben equilibrata con il calore delle sue tinte. Versatile e dotato di buona resistenza, il palissandro indiano conserva la propria eleganza con ogni tipo di finitura e lavorazione.
Un parquet dalle suggestioni esotiche
È nella natura del palissandro indiano farsi amare al punto da essere considerato arte, ma anche di divenire un veicolo per la produzione artistica: è un legno particolarmente ricercato per la costruzione di fondi, manici e fasce delle chitarre dei più grandi marchi al mondo ed è un legno utilizzato per la costruzione di mobili e intarsi di particolare pregio. Nel pavimento, il palissandro indiano sfodera tutta la sua bellezza e dialoga con la luce creando ambienti caldi, accoglienti, con note esotiche che si svelano allo sguardo poco a poco.